GINO MESCOLI, UN LUNGO PERCORSO MUSICALE

Ho sempre provato una sincera ammirazione nei confronti di personaggi, autori, cantanti e in genere di chi ha “sfondato” nel mondo dello spettacolo, in questo caso sto parlando di Gino Mescoli, autore e non solo, di grande fama e soprattutto uno di quelli che può vantare, e non sono tanti, successi all’estero cantati da grossi big.
Ho visto la prima volta il maestro nella sede dell’ U.N.C.L.A, il sindacato degli autori librettisti e compositori con sede in Galleria del Corso a Milano, poi col tempo ci siamo conosciuti tanto da collaborare oggi in alcune canzoni scritte assieme, musica e testo.
Ci siamo incontrati ultimamente un pomeriggio a casa sua e gli ho chiesto di parlarmi della sua vita, dei suoi inizi nell’ambiente e ho ascoltato in silenzio una storia veramente importante e ricchissima di avvenimenti incredibili, un film: è nato, a San Benedetto Po, un paese della bassa mantovana vicino a un altro paese, Rivarolo, dove un altro musicista amante del Jazz come lui è venuto alla luce, Gorni Kramer.
Allora si ascoltava musica esclusivamente alla radio ·o in qualche festa di paese. I genitori intuirono immediatamente che questo loro figlio aveva la musica nel sangue e, con grande lungimiranza, assecondarono questa sua predisposizione facendogli prendere lezioni di musica. Mise per la prima volta le mani su una fisarmonica che il padre falegname aveva ricevuto da un cliente che non aveva i soldi per pagare un lavoro, poi, in seguito, sotto la guida del maestro Ettore Campogalliani, si diplomò in pianoforte al conservatorio di Parma.
A 18 anni formò la sua prima orchestra esibendosi nelle sale da ballo sempre naturalmente con l’occhio e l’orecchio ai grandi pianisti jazz e ai Musical americani rappresentati a Broadway e nelle pellicole in arrivo dall’America: Gershwin, Porter, Kern, Berlin, Rodgers, Carmichael, Ellington, sono statl il suo cibo quotidiano di quei tempi nel frattempo cominciava a scrivere le sue prime canzoni.
Ma la provincia non dava grandi possibilità così decise di trasferirsi a Milano e presentarsi agli editori musicali; l’ incontro fortunato fu con il Maestro Carlo Alberto Rossi con cui firmò il primo contratto. Fu l’ inizio di una brillante carriera. Nel frattempo aveva studiato organo e composizione organistica al conservatorio di Bologna.
Entrò ben presto in RAI, poi partecipò a vari festival di Sanremo come autore e direttore d’orchestra poi una tournée negli USA arrivando a dirigere alla Carnegie Hall di New York, a Filadelfia, Washington, Boston, Detroit, Chicago, Cleveland, etc… e ancora a Saint Vincent, a Venezia, alla Hofburg di Vienna, l’Olympia di Parigi, in Giappone, in Corea, a Vina del Mar in Cile, etc… e da ognuno di questi luoghi ritornava portandosi a casa premi per qualche primo posto conquistato come autore e riconoscimenti importanti come direttore d’orchestra.
A questo punto ci fermiamo un attimo e sorseggiamo un caffé preparato dalla signora Elda, la compagna della vita del maestro che lui stesso ha definito una presenza fondamentale, una presenza costante e attiva nella sua carriera, dinamica e culturalmente elevata, ho avuto l’ impressione di trovarmi di fronte a una signora estremamente intelligente e sensibile, e viene scontata una riflessione e cioé che spesso accanto a uomini capaci e di talento ci sono donne che sanno il fatto loro.
Ero curioso di sapere come nascono le sue canzoni, per un autore quale sono anch’io è una informazione di grande interesse. Mi racconta che il parto dei sui motivi musicali nasce all’ improvviso, per strada, sul tram o di notte e qualsiasi pezzo di carta é buono per appuntarci su le note, Io spunto musicale. Da questi primi “vagiti” nascono e crescono e maturano canzoni, molte delle quali sono diventate successi internazionali come ho già all’inizio sottolineato.
Nel 1964 partì la collaborazione con Vito Pallavicini, il grande paroliere, e con lui uscirono due “bombe”: Un bacio piccolissimo al festival di Sanremo del 1964 per le voci di Robertino e Bobby Rydell e “Amore scusami” al disco per l’estate dello stesso anno, per quella di John Foster, alias Paolo Occhipinti, poi sempre da San Remo uscì “Serena” con Gilda Giuliani, “Cominciamo ad amarci”, “Se questo ballo non finisse mai”,”Ho scritto t’amo sulla sabbia”, (in collaborazione con Franco IV e Franco I), ” Due parole”, “Magia”, queste canzoni e altre sono state interpretate da vere Stars Internazionali che le hanno portate al successo. L’elenco è lunghissimo: da Perry Como a Pat Boone, da Mireille Mathieu a Dalida, Amalia Rodrigues, José Carreras, The Ray Charles Singers, Peggy Lee, Trini Lopez, Robert Goulet, Jerry Vale, Timi Yuro, Nancy Wilson, Joe Dassin, Regine, persino Omar Sharif…ln Italia: Mina, Claudio Villa, Al Bano, Jula De Palma, lva Zanicchi, Jhonny Dorelli, Nicola Arigliano, Gino Latilla, Rita Pavone, Emilio Pericoli, Giuseppe Di Stefano, Nico Fidenco, Rosanna Fratello, Anna ldentici, Fausto Cigliano, Aurelio Fierro. Flo Sandon’s e molti altri.
Anche celebri direttori d’orchestra internazionali hanno registrato le sue canzoni, quali Franck Pourcel, Raymond Lefebre, Jackye Gleason, Ray Antony, 101 Strings, Tony Mottola e famosi solisti come Carmen Cavallaro, Pino Calvi, Fausto Papetti, Nini Rosso, Jhonny Sax, Vince Tempera etc.
Ha collaborato con molti parolieri famosi quali, primo fra tutti, Vito Pallavicini, poi Alberto Testa, Giorgio Calabrese, Luciano Beretta, Bruno Lauzi, Cristiano Malgioglio, Adelio Cogliati, Gianni Belfiore, Andrea Lo Vecchio, Maurizio Piccoli, etc.
Nel 1980 apre, con suo figlio Paolo, fonico, uno studio di registrazione a Milano, “Il Cortile” che per tutti gli anni 80 sarà frequentato anche da artisti internazionali ma soprattutto e ripetutamente da italiani, quali Eros Ramazzotti, Fiorella Mannoia, Anna Oxa, Enzo Jannacci, etc. Nel 2001, quale componente la Commissione per gli esami alla SIAE, tiene a battesimo Laura Pausini che, per accedere alla famiglia dei Compositori, con lui al pianoforte, si avvale del flauto dolce e conquista questo importante traguardo.
Come vedi Corrado ne ho e ne avrei di cose da raccontare ma penso di averti già dato una idea precisa di ciò che ho fatto in tanti anni di lavoro, un lavoro che ho amato e che amo ancora profondamente…”Di questo ne sono piu che convinto, si legge il suo entusiasmo dalla luce che ha negli occhi e dal sorriso simpatico ed aperto che si apre sul suo viso quando parla di musica, della sua musica.
Mentre l’ascoltavo osservavo intorno l’ambiente e ho notato un mobile piena di spartiti, manoscritti e stampati, dischi a 45 giri, long playing e un armadietto colmo di cassette e cd con su centinaia di provini e pensavo: quanto materiale da cui, sono sicuro, uscirebbero altri successi se ci fosse ancora qualcuno oggi che si degnasse di ascoltare! Ogni ora, ogni minuto, ogni secondo in tutto il mondo vengono riproposti successi del passato, magari con nuovi arrangiamenti e diventano ancora delle hit del momento, quindi significa che la melodia, quella vera, quella popolare, quella che è nelle corde di Gino Mescoli, non invecchia mai e Amore scusami, con le sue innumerevoli incisioni ne è l’esempio lampante.
E’ stato un pomeriggio davvero piacevole a casa del maestro ma prima di congedarmi ho il piacere di ascoltare Gino al pianoforte e di sentirlo cantare una sua canzone nuova col testo in inglese scritto dalla sua amabile moglie Elda ed ho scoperto che ha anche una bella voce. Gino Mescoli; pianista, arrangiatore, direttore d’orchestra, autore, editore e forse avrebbe potuto fare anche il cantante, una vita intera a volte va stretta per alcune persone e Gino è una di quelle. Con l’ umiltà e la cordialità che è nel suo carattere mi accompagna all’auto giù in strada, “grazie Gino”, per me e stato un grande onore e un ricordo che conserverò per sempre, a presto.

Corrado Castellari | Autore e compositore